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I 3 alimenti più poveri di fibre

Nel mondo della nutrizione, le fibre sono spesso consigliate per i loro numerosi benefici per la salute, inclusa la loro capacità di favorire la digestione e prevenire la stitichezza. Tuttavia, ci sono momenti in cui è necessario limitare l’assunzione di fibre, come in alcuni casi clinici o per preferenze personali.

Una dieta povera di fibre, nota anche come dieta a basso residuo, può essere necessaria in diverse situazioni mediche, come:

  • Preparazione per esami diagnostici: prima di alcuni esami come la colonscopia, può essere necessario seguire una dieta a basso contenuto di fibre per ridurre i residui intestinali e facilitare l’esame.
  • Dopo alcuni interventi chirurgici, specialmente quelli che coinvolgono l’apparato digerente, può essere consigliabile una dieta a basso residuo per ridurre lo stress sull’apparato digerente durante il processo di guarigione.
  • Malattie infiammatorie intestinali: in condizioni come la malattia di Crohn o la colite ulcerosa, una dieta a basso contenuto di fibre può aiutare a ridurre i sintomi durante i periodi di riacutizzazione.
  • Diverticolite acuta: durante un attacco acuto di diverticolite, una dieta a basso residuo può aiutare a ridurre l’infiammazione e il dolore.
  • Sindrome dell’intestino irritabile (IBS): alcune persone con IBS possono trovare sollievo dai sintomi seguendo una dieta a basso contenuto di fibre, soprattutto se hanno frequenti diarree.
  • Ostruzione intestinale: in caso di ostruzione parziale dell’intestino, una dieta a basso residuo può aiutare a ridurre il rischio di aggravamento dell’ostruzione.

È importante notare che una dieta a basso contenuto di fibre dovrebbe essere seguita solo sotto la guida di un professionista sanitario, come un medico o un dietista, poiché le fibre sono un componente importante di una dieta equilibrata e hanno molti benefici per la salute.

Quali sono gli alimenti poveri di fibre?

Gli alimenti poveri di fibre sono quelli che contengono poche o nessuna fibra alimentare. Questi alimenti sono spesso

 consumati in una dieta a basso residuo. Rientrano in questa categoria:

  • Cereali raffinati come pane bianco, pasta e riso bianco.
  • Cereali per la colazione a basso contenuto di fibre (senza crusca o frutta secca).
  • Frutta in scatola o cotta senza buccia o semi.
  • Verdure cotte senza buccia o semi (come carote, zucca, patate senza buccia).
  • Succhi di frutta e verdura senza polpa.
  • Carne tenera, come pollo, tacchino, manzo o maiale.
  • Pesce.
  • Uova.
  • Tofu.
  • Latte e suoi derivati (yogurt, formaggi a pasta molle).
  • Burro, margarina, oli vegetali.
  • Gelatina, miele, sciroppo.

È importante ricordare che una dieta a basso contenuto di fibre non è generalmente raccomandata come regime alimentare a lungo termine, a meno che non sia specificamente indicata da un professionista sanitario. Le fibre sono un componente essenziale di una dieta sana e contribuiscono a molte funzioni importanti, come la regolarità intestinale e la salute del microbioma intestinale. Pertanto, una dieta povera di fibre dovrebbe essere seguita solo per periodi limitati e sotto la supervisione di un medico o un nutrizionista.

1.     Verdure cotte

Le verdure cotte povere di fibre sono quelle che, una volta cucinate, hanno un contenuto ridotto di fibre insolubili. Queste verdure fanno spesso parte di una dieta a basso residuo, specialmente per persone con disturbi digestivi o dopo alcuni interventi chirurgici. Ecco alcune verdure cotte che generalmente sono considerate a basso contenuto di fibre:

 

  • Carote pelate.
  • Zucchine senza buccia
  • Zucca.
  • Patate.
  • Spinaci.
  • Asparagi
  • Barbabietole.
  • Pomodori.
  • Funghi.
  • Cavolfiori.

 

La cottura delle verdure può aiutare a ridurre ulteriormente il loro contenuto di fibre e a renderle più facili da digerire. È importante notare che la tolleranza individuale può variare, e alcune persone potrebbero trovare alcuni di questi alimenti ancora difficili da digerire, a seconda della loro condizione specifica.

2.     Carboidrati ricchi di amido

Nel contesto di una dieta a basso residuo, i carboidrati, che sono ricchi di amido ma a basso contenuto di fibre, possono essere una fonte importante di energia. Questi alimenti sono generalmente più facili da digerire e meno irritanti per il tratto gastrointestinale. Ecco alcuni esempi di carboidrati adatti per una dieta a basso contenuto di fibre:

 

  • Pane bianco e prodotti da forno, come cracker, grissini o focaccia.
  • Cereali raffinati.
  • Riso bianco.
  • Pasta con farina bianca.
  • Gnocchi e semolino.
  • Mais.
  • Couscous di grano duro.
  • Polenta.

 

 

3.Proteine e latticini

In una dieta povera di fibre, è importante scegliere latticini e fonti di proteine che siano facili da digerire, in particolare:

  • Latte e derivati, come yogurt.
  • Formaggi a pasta dura e a pasta molle, ma è meglio evitare quelli con aggiunta di frutta secca o erbe.
  • Panna e gelati senza aggiunte di frutta secca o altri ingredienti ad alto contenuto di fibre.
  • Carne magra: pollo, tacchino e manzo magro.
  • Pesce, preferibilmente cotto in modo semplice (al vapore, bolliti, o alla griglia).
  • Uova.
  • Tofu: è una fonte di proteine a base di soia.
  • Brodi e zuppe.

 

Alcune persone possono essere intolleranti al lattosio. In questi casi, è meglio optare per latticini senza lattosio o alternative ai latticini. Le proteine dovrebbero essere cucinate in modo semplice, evitando salse pesanti o speziate e metodi di cottura che possono aggiungere grassi difficili da digerire, come la frittura. Inoltre, anche se questi alimenti sono a basso contenuto di fibre, è importante consumarli in porzioni moderate per evitare problemi digestivi.